I regimi ipocalorici ci mettono sempre un po’ i bastoni fra le ruote quando decidiamo di metterci ai fornelli. Spesso i prodotti più leggeri non coincidono con quelli più appaganti per il palato. Eppure talvolta si può trovare un compromesso. Oggi parliamo della feta, il più celebre e apprezzato formaggio greco, un prodotto caseario semi-stagionato, a base di latte ovi-caprino, che viene tipicamente utilizzato per arricchire le insalate estive, ma si può impiegare in un gran numero di ricette.
La feta, che ha ottenuto anche la Denominazione di Origine protetta a livello Europeo, è caratterizzata da un indice calorico e lipidico abbastanza elevato: mediamente 100 grammi di feta apportano 270 kcal (23 g di grassi, 16 g di proteine). Dobbiamo quindi essere coscienti del fatto che si tratta di un alimento sano ma ricco, di cui non possiamo abusare se cerchiamo di seguire un regime alimentare ipocalorico.

Questo però non significa che non possiamo mangiare feta quando siamo a dieta. In effetti si tratta di un formaggio molto digeribile, povero di lattosio e ricco di proteine di qualità, e che ha molte proprietà benefiche per l’organismo. La ricchezza in aminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali rende questo formaggio un alimento nobile dal punto di vista biologico.
Ma veniamo al quesito iniziale: quanta feta mangiare a dieta? Il consiglio dei nutrizionisti è quello di consumare al massimo 50 grammi di feta per 4 pasti a settimana. La possiamo inserire all’interno di un’insalata con verdure di stagione, alla quale donerà consistenza e sapidità, oppure possiamo prepararla al forno, accompagnata da verdure cotte, o ancora possiamo usarla per insaporire una crema di zucca o di piselli.
Prova subito l’eccezionale bontà della Feta Bio Zorbas. La dieta diventerà subito più piacevole!